Di fronte a qesto ennesimo episodio di violenza è necessaria sempre di più una educazione civica, psicologica, umana.
A proposito dei 5 poliziotti di Verona e del ispettore accusati di tortura e violenza continuata da oltre un anno, nei confronti di numerosi fermati immigrati, tossicodipendenti e senza tetto, non mi colpisce tanto il numero degli agenti coinvolti, ma gli altri 17 indagati per favoreggiamento e per aver coperto i commilitoni.
Ennesimo episodio che dimostra quanto la teoria delle rare “mele marce” o pecore nere in un gregge sano, sia una panzana.
Ogni volta, dalla massacro della Diaz in avanti è evidente quanto sia pratica diffusa dì grande parte delle forze dell’ordine dì coprire e proteggere i violenti.
Piuttosto pecore bianche, sono quegli agenti sani che rompono l’omertà e denunciano i colleghi, come in questo caso. Ma questo si che è un fenomeno raro, perché chi rompe l’ omertà e la protezione de commilitoni viene considerato troppo spesso un traditore a cui viene resa la vita difficile.
Solo politici conniventi e/o ipocriti possono continuare a far finta di credere alla favola delle poche mele marce. E chissà se adesso la Meloni e Salvini vorranno ancora abrogare il reato di tortura che anche il sindacato di polizia vorrebbe mantenere a tutela della onorabilità del corpo.
Chi, in Parlamento, davvero volesse ridurre questa cultura del sopruso, della violenza nelle caserme, e della omertà della maggioranza, dovrebbe affrontare alla radice il problema della formazione delle forze dell’ordine: una formazione etica, psicologica, civica, umana da intraprendere prima dell’assunzione. O come corso di aggiornamento obbligatorio per gli effettivi già in attività.
Una risposta
Grazie carissimo Majid. Da Lakshmana (deva navyo 3 anni fa)