Un pensiero per i miei amici coetanei che non ci sono più
Stanno finendo i miei 77 anni… si li festeggerò ma oggi il mio cuore batte per i miei cari amici che non hanno potuto raggiungere questo momento. Mi chiedo perché io si e loro no.
In particolare il mio battito va a Sanatano stroncato dal piombo mafioso, sottratto agli abbracci della sua amatissima bimba e al suo impegno di verità e conoscenza.
Il mio battito va a Giorgio, nel rimpianto di non aver fatto il possibile per andare a Milano, a guardarlo negli occhi negli ultimi giorni della sua vita , scandita da una intelligenza creativa artistica e di pensiero, unica al mondo, spento da un male che lo ha sottratto a quella parte di esseri umani che cresceva attraverso di lui e del suo lavoro con Sandro.
Il mio battito va ad Auro e Nirodh e a Serena a cui ho ricordato le loro meravigliose esistenze intrecciate con la mia, qualche settimana fa. O a Franco, il maestro dì energia e filosofia positiva si è sempre dato presente nella scrittura e nel confronto.
Il mio battito va a Ida che con la sua infinita compassione intrisa di un amore senza riserve mi ha sostenuto nel decennio della fase più difficile e importante per svolgere i compiti che mi dava il Maestro.
Perché io si e loro no. So che non c’è risposta vera a questo interrogativo. Il mistero della vita e della morte non consente razionalità. O forse solo nel caso di Sanatano, perché per lui non si è trattato di male incurabile, ma di incurabile coraggio.
Il mio battito va a tutti loro, ma senza togliere nulla a tutti gli amici che in un modo o nell’altro mi hanno aiutato, sostenuto, lavorando insieme in questi tanti decenni di lotte, di pensieri, di cambiamenti, di evoluzioni. E un grazie anche agli avversari, a chi mi ha tradito o deluso, perché mi hanno fatto crescere in consapevolezza, perché non può esserci delusione senza esserci stata illusione. Non ci può essere tradimento senza una fiducia mal riposta.
Quindi si, sono cresciuto in consapevolezza anche grazie a loro.
P.S. Eppoi sono “solo ” 77 non è detto che siano necessariamente gli ultimi che andrò a festeggiare…
