Parole, sguardi, abbracci

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Insomma, avremo anche il dono della parola ma si capiscono meglio gli animali senza parlarsi, degli umani che si parlano senza capirsi.
Dovremo usare molto più spesso la comunicazione dello sguardo,
con occhi che guardano gli occhi,
la comunicazione di una presenza attenta, di un sorriso,
di un tocco leggero o a volte di un abbraccio che trasmette energia ma con la sensibilità di sentire l’altro.
Cioè fare quello che in genere fanno gli animali. 🙂
P.S. Gli smack smack sulle guance per favore anche no.
Del resto, avete mai visto un gatto o un leone che schiocchi un bacio di qui e uno di là?
Si beccherebbe senz’altro una zampata di rimando sul muso.
Loro chiedono presenza e attenzione. 🌹

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