La politica: svuotare i granai e riempire gli arsenali.

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Altri 13 miliardi spesi in armi in piena crisi energetica.

Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e buona parte dei parlamentari PD, del Centro sinistra, votano un aumento della spesa militare da 26 miliardi a 38 miliardi l’anno, presentato dalla Lega, con un emendamento proposto dai Fratelli d’Italia accettato dal governo, per portare al 2% del PIL le risorse per gli armamenti.
Votata a Camere sciolte, trainati da una Lega scatenata, da un governo che dovrebbe sbrigare solo gli affari correnti e difendere la popolazione alla canna del gas, invece rimpingua la casta militare, in piena crisi energetica irrisolta,con più del metà del Paese destinato alla fame, nel giro di pochi mesi.
Invece di tagliare le spese militari, per aiutare in modo significativo famiglie e imprese, 391 parlamentari su 421, hanno votato di spendere 13 miliardi in più in armi. Solo 19 hanno votato contro.
Il Parlamento e il governo più infami, dal dopoguerra ad oggi.

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