A proposito dei Rave Party

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Vogliono togliere gli spazi a questi giovani, invece di dare alternative.

Un effetto collaterale del rave party dì Modena che mi era sfuggito. Non c’entra la Legge, centra la narrazione menzognera della politica trasversale che da sempre accompagna la misure repressive.
Per giustificarne l’urgenza e a volte la violenza (ricordare il G7 di Genova l’invenzione dei black block con le molotov alla Diaz). Qui per senso di responsabilità nella gestione dell’ordine pubblico e del ragazzi, non c’è stata violenza ma la menzogna si. Tutti i media hanno detto e scritto che il capannone era pericolante, che sarebbe potuta accadere una strage e dopo lo sgombero altre grida sulla sporcizia abbandonata.
Ora timidamente si è fatto sentire il proprietario del capannone lamentandosi che queste dicerie sullo stato del capannone gli hanno fatto perdere un affittuario a cui doveva oramai solo dargli le chiavi e firmare il contratto. E poi lamentandosi che avrebbero potuto lasciare qualche ora in più agli organizzatori per terminare la raccolta dei rifiuti invece di intimare uno sgombero a quel punto inutilmente rapido.
In questo caso quindi l’allarme è l’urgenza per la sicurezza dei partecipanti al rave era immotivata. Per la violazione della proprietà privata, è richiesto l ‘intervento su denuncia del proprietario, non si agisce d’ufficio.
Sono dettagli si, ma che mettono a nudo le uniche reali motivazioni dello sgombero immediato: reprimere e vietare non regolamentare, non rispondere alle esigenze che questo fenomeno culturale esprime, fornendo delle soluzioni alternative. Questa mancanza di volontà politica è trasversale bipartisan. Infatti ia differenza di fondo emersa tra le forze politiche riguardava solo l’ inutilità di una nuova Legge perché si può reprimere e sgomberare anche con l’attuale e poi che andava bene specificato che il soggetto da colpire doveva essere solo il movimento del rave party. E quindi aggiusteranno la Legge concordi nel reprimere senza porsi il problema dì trovare soluzioni e modalità alternative. Poi, probabilmente l’opposizione voterà comunque contro, per dovere d’ufficio ma concordando la sostanza repressiva.
La proposta semplice ci sarebbe, l’ho detta, già altre volte, mettere a disposizione per eventi giovanili, una delle tante Caserme dismesse, lontane dai centri abitati.

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