Tigre all’opposizione, gattina al governo

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La trasformazione della politica di Giorgia Meloni nei confronti dell’Europa.

La Presidente del Consiglio, dall’annunciato ( in campagna elettorale,) voler battere i pugni sul tavolo in Europa, e’ passata a bussare alla porta con discrezione , assicurando ai vertici della burocrazia europea, continuità con la linea Draghi.
Lo so, questa non è una novità , infatti per settimane su TV e stampa, commentatori e politologi dì ogni parte politica, hanno riconosciuto il dietro front della premier “da maturità dì grande statista” da destra e “positiva sorpresa” da sinistra.
Si poi c’e anche quella piccola componente antisistema che si è sentita tradita e magari già pentita del voto. Ma complessivamente Il blocco elettorale ancora tiene intatto, soprattutto per mancanza di una alternativa credibile.
Tuttavia l’ osservazione a cui tengo di più è che per me era tutto previsto.
A mio avviso è successo quello che era ampiamente prevedibile in base alla analisi della piramide dei poteri. Chi orienta Infatti le politiche fondanti, economia ed esteri, non sono i governi nazionali ma i grandi potentati delle grandi famiglie che controllano le multinazionali e l’agenda 2030 dì Davos. Ed è in corso per il proprio in questi giorni un terzo caposaldo di questi grandi poteri, ed è la politica sanitaria. L’orientamento dì questo nuovo ordine mondiale è di sottrarre il potere decisionale in materia di salute, ai governi nazionali. Tutto il potere ad un oms oggi definitivamente controllata dalle multinazionali del farmaco e dalla fondazione Gates.
Questi grandi poteri orientano entrambi gli schieramenti ancora denominati “destra e sinistra”. Quindi è vero che non ci sono più differenze,come sostiene qualcuno? No, ci sono alcune differenze che rimangono come i Diritti civili o etici. Per lo meno per alcuni di questi diritti, fatto salvo quelli a cui la sinistra ha rinunciato come negli anni scorsi durante il covid. Ma sono poche queste differenze e vengono amplificate per esigenze elettorali o per ripicche personali..
Voi dite che una sinistra non lascerebbe morire in carcere un anarchico in sciopero della fame, mentre la destra coglie l’occasione per dimostrare il proprio rigore e intransigenza?
Bah, ricordiamo il PCI negli anni ’70…la linea della fermezza con le BR che ha significato sacrificare Moro… No, purtroppo sono molto pochi i temi che possono registrare realmente soluzioni differenti. Perfino sulla immigrazione ad esempio, sentite ancora parlare dalla Meloni, di blocco navale? Macché, si mantiene la linea Minniti, differenziandosi con la fantasia della guerra planetaria agli scafisti e poi scivolare sul tragico episodio dei 73 morti che si potevano evitare. Ma anche qui è arrivato il soccorso rosso della sinistra più idiota che arriva ad accusare la Meloni di avere voluto la strage di Cutro. Già perché tra sinistra e destra è in corso anche la gara a chi è più idiota. Come quelli surreali, che a destra suggeriscono di informare gli immigrati, coi cellulari, il pericolo che corrono a salire su quei barconi o quell’altro che critica le madri in fuga da fame e guerre, perche’ fanno correre il rischio di un viaggio pericoloso ai loro bambini.

Una risposta

  1. Non è certo il governo dei miei sogni, ma con Draghi, per la prima volta da sempre l’Italia si era inserita nel duopolio Francia-Germania. Vi pare poco? Per quanto possa cercare di seguire lo stesso (ineccepibile) percorso, s i dà un gran daffare, senza tuttavia essere circondata da personaggi adeguati.
    La purtroppo esponenziale crescita di FdI, ha costretto la Meloni a raccattare di tutto, indipendentemente da qualsiasi meritocrazia, nei suoi già carenti organici.
    Certo, per fortuna si nasce incendiari e si muore pompieri, il che, con l’inquietante programma elettorale della Meloni, è tutt’atro che male, anche se i provvedimenti assunti sinora sono improntati all’agenda del tremendo Salvini.
    Non ho capito quale alternativa le possa andare bene. Mi sembra contrario a tutto.

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