01. TIBET

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Cari lettori vecchi e nuovi,
da adesso Re Nudo diventa trimestrale e in ogni numero ci sarà un tema centralemonografico per approfondire in modo esaustivo una tematica. Per questo già in questa rivista ci sono cinquanta pagine in più totalmente dedicate all’argomento principale.
Sempre da questo numero Re Nudo entra in coedizione con il Cerchio della Luna che copre uno spazio editoriale in sinergia con la nostre tematiche e garantisce un ampio circuito librario consolidato in tanti anni di esperienza nel settore.
Per questa caratteristica la rivista potrà stare in circolazione anche oltre i tre mesi canonici, in quanto la tematica centrale che la caratterizzerà non perderà certo di senso dopo tre mesi.
Questa scelta dopo due anni di semina continua con la distribuzione free press che ci ha fatto conoscere a decine di migliaia di persone, risponde oggi ad una esigenza di gran parte dei nostri lettori, e crediamo anche di un nuovo pubblico di ricercatori interessati ai processi evolutivi, desiderosi di uno spazio di approfondimento organico che una rivista tradizionale, per la brevità dei testi, non può dare. Ci sono i libri sugli argomenti dal settore che rispondono a questa esigenza ma i libri escono senza un filo conduttore che li colleghi in continuità, cosa che può fare invece solo una rivista. Re Nudo cosi oggi si pone come terza via tra la rivista classica e il libro per cercare di rispondere a questa esigenza comune a tanti come noi che coniuga approfondimento e continuità.  Nasce anche in questa nuova fase di Re Nudo un Comitato dei garanti che dà corpo visibile ad una consolidata visione pluralista della ricerca interiore, sempre nell’ambito di percorsi spirituali ed evolutivi rigorosi e selettivi lontani dalle marmellate new age che hanno del resto già altri canali comunicativi. Un comitato aperto a nuovi ingressi di lettori solidali.

Questo numero di Re Nudo è dedicato al Tibet, alla sua storia, della sua cultura ma soprattutto parliamo di quello che altrove è raro poter leggere e cioè delle atrocità subite dal suo popolo non solo del passato ma anche oggi.
E non si può raccontare di queste atrocità senza parlare della Cina, del suo governo comunista nell’ideologia capitalista nella logica di profitto e militarista nei rapporti sociali.
Quello che leggerete in queste pagine è qualcosa che vi suonerà non credibile soprattutto rispetto le terribili e sistematiche violazioni dei diritti umani, eppure è tutto vero.  A Pechino scientificamente è stato messo a profitto quello che il nazismo aveva pianificato in modo terribile ma con i mezzi artigianali del tempo. Quello che emerge dalla documentazione che vi offriamo è che gran parte del boom economico Cinese è determinato dalla messa a profitto economico della morte, dei cadaveri, degli organi, dei lavori forzati di milioni di prigionieri politici e comuni.
Ma questa ombra oscura del potere Cinese si allunga anche a coprire l’informazione sui media occidentali per attenuare le denunce degli orrori che in modo frammentario incominciano a comparire su stampa e TV. In questo numero vi mostriamo anche però dei bagliori di una nuova resistenza Tibetana radicale e non violenta, vi condividiamo anche momenti di altissima poesia come il discorso di Osho sul mantra Tibetano om padme um, come i contributi sulla medicina e sulla cultura Tibetana in Italia, senza tralasciare quella spinta al positivo, alla consapevolezza, alla crescita evolutiva che è il motore della ricerca comunicativa di Re Nudo, che proseguirà sul prossimo numero intitolato Oriente e Occidente.

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