Lettera aperta al Presidente dell’Ordine dei Medici

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Riportiamo la lettera scritta dalla dottoressa Silvana De Mari su Tachipirina e vigile attesa

Dovrebbero chiedere scusa agli italiani per le migliaia di morti che si sarebbero potuti evitare. Oppure potrebbero sotterrarsi in un profondo riflessivo silenzio. Invece no, parlano. Come il Presidente dell’Ordine dei medici che sottilmente cerca di arrampicarsi sugli specchi specificando che si trattava di un suggerimento, sia pure formale e non un protocollo…si si,parlava proprio della circolare omicida tachipirina e vigile attesa.
Condivido qui le osservazioni ferocemente gentili della Dottssa Silvana De Mari in merito all’intervista rilasciata dal presidente dell’Ordine Filippo Anelli.
“Gentilissimo Dottor Filippo Anelli,
presidente della Federazione degli Ordini dei Medici, ho letto con molto interesse la sua intervista su tachipirina e vigile attesa. Oserei dire anche con tenerezza. Paracetamolo e non fare un accidente fino a quando non era troppo tardi, quindi, non era un protocollo, qualcosa di cui ci si assume la responsabilità, ma un fraterno consiglio da collega a collega. Mi scusi, ma perché avete dato un consiglio di così bestiale idiozia? Oltre che medico sono uno scrittore, anche piuttosto bravo, e ho una notevole capacità nell’uso delle parole. Per tachipirina e vigile attesa non ci sono altre parole che queste: bestiale idiozia. La gente è morta per questa bestiale idiozia. Dare in una malattia infiammatoria un farmaco non antiinfiammatorio che abbatte il glutatione, prima difesa dell’organismo, e abbatte la febbre, seconda difesa dell’organismo, è bestialmente stupido. Non dare immediatamente anti infiammatori, vitamina D e C, idrossiclorochina e azitromicina che avrebbero risolto il problema insieme a eparina e cortisone ha causato migliaia di morti inutili, migliaia. Se era solo un fraterno consiglio, dato oltretutto da gente che deve aver superato patologia medica e farmacologia col 18 e ancora non sa come c’è riuscita, per quale incredibile motivo noi che abbiamo dato le cure corrette salvando i pazienti siamo stati ripresi e poi radiati? Dò quindi per scontato che entro due giorni, massimo tre, riceverò la comunicazione che la mia radiazione è stata annullata. Se questo non succede, vuol dire che lei parla, come dire, a vanvera. In allegato la fotografia che ho usato sui social per diffondere la terapia corretta. Grazie a me medici che non la conoscevano l’hanno applicata salvando le persone. Ho usato la foto perché tutte le volte che nominavo quei farmaci la mia pagina FB veniva chiusa, come il mio canale Youtube, chiuso anche lui. Il vostro fraterno consiglio da collega a collega era quindi blindato come un carro armato. Un carro armato che ha schiacciato i pazienti, facendoli morire nel dolore.”
D.ssa Silvana De Mari (Medico Chirurgo)

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