Un’occasione perduta

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Fu nostra l’idea delle magliette letterarie, ma ecco perchè non si realizzò.

Ho letto solo ora, della morte di Elio Fiorucci. Un’ altra bella persona, (anche se appartenente ad un altro mondo), che ho incontrato nella mia lunga vita.
Mi ricordo di un episodio che non è entrato nella mia biografia, ma che non ho dimenticato.
Era il 1978 ed ero tornato da Poona con una idea. Produrre delle T-shirt e delle felpe con citazioni di maestri spirituali, filosofi, artisti. Avevo pensato anche ad una variante per le felpe, delle pettorine con le scritte che si potevano mettere in sostituzione di altre, da attaccare con il velcro.
Ne parlai con Nirguno, ovvero Giulio Confalonieri che era Art director dì Franco Maria Ricci per la rivista d’arte più diffusa al mondo.
A Nirguno piacque molto l’idea e realizzò un prototipo su carta in tre esemplari, con citazioni di Osho, Nietsche, Eraclito.
Li proponemmo a Fiorucci, nel suo ufficio in galleria Passerella a Milano che ne fu entusiasta, chiese solo qualche giorno di tempo per la risposta. Che arrivò una settimana dopo. Negativa.
Fummo talmente sorpresi, che Fiorucci si sentì in dovere di giustificarsi. Ci disse che l’idea era geniale, ma che il suo gruppo creativo l’aveva bocciata, secondo lui per gelosia, ma che non si sentiva di andare contro il suo gruppo, essenziale per il suo lavoro.
Così rinunciammo all’idea e poi io realizzai cinque T-shirt con delle citazioni di Osho e una mia, che poi divenne un manifesto ” la marijuana non fa niente… speriamo che non si annoi “, poi nel retro il logo di Renudo. Le altre erano: E’ inutile cambiare il mondo se poi perdiamo la Luna, …E l’uomo creò dio a sua immagine e somiglianza, La proibizione cominciò a fallire con Adamo ed Eva.
Ne facemmo qualche centinaio che distribuimmo nelle librerie insieme a Renudo. Con un certo successo, ma per un pubblico di nicchia, sufficiente però per essere notati da un gruppo imprenditoriale che riprese e commercializzò l’idea, con un forte investimento economico. Si chiamava Parole di cotone.
Decine di migliaia di T-shirt, vendute in confezioni più eleganti delle nostre, con citazioni di scrittori e poeti che ebbe un clamoroso successo. E poi l’anno successivo le magliette letterarie invasero i mercati di tutta Italia. Così la nostra idea geniale fu ripresa e perfezionata diventando un cult e un grande business.
E noi, per la gelosia di quei creativi, insieme alla nostra già cronica mancanza di capitale di investimento ci vedemmo scippati da questa grande idea che se fosse entrata nella produzione internazionale di Fiorucci, avrebbe fatto un botto.
E sarei diventato un po’ ricco….🙄
Ma evidentemente, non era il mio destino… Mi rimane l ‘assegno sociale e le piccole donazioni dì alcuni di voi ☹️😄

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