Quello che mi muove non è condizionato dalla logica del consenso, condivido quello che mi sembra essere utile
Telefonata: “Ma chi te lo fa fare di toccare argomenti così divisivi e minoritari… con tutto quello che potresti scegliere “
Carissimo, ma ti sembro il tipo che sceglì gli argomenti in base al consenso? Ma se è esattamente quello che rimprovero alla logica politica! No le mie riflessioni prescindono. Poi certo che mi fa piacere quando vedo che interessano e trovano consenso, ma anche quando so che esprimo un pensiero minoritario, non mi appartiene la scelta di evitare l’argomento.
Per me la cosa più importante è far riflettere. E il ruolo di Hamas nella guerra non può essere rimosso perché Israele sta’ massacrando i Palestinesi. E temo che il giustificazionìsmo della politica del terrore di Hamas sia poco esplicitato ma sotterraneamente molto diffuso. Naturalmente sempre coperto dalla politica stragista di Israele. Come se i crimini commessi dal governo di Netanyahu dovessero giustificare i crimini di Hamas. No per me, bisogna dirla tutta. E anche qui non mi ci ritrovo con chi pensa che essere con i Palestinesi vuol dire tacere su Hamas perché altrimenti “si fa il gioco di Israele “. Per me essere con i Palestinesi significa anche denunciare il cinismo di chi fra di loro, usa i civili per proteggersi. Non è solo accusare giustamente Il governo israeliano di crimini di guerra sistematici.