OMS e la nuova cultura medica

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La snaturazione dell’OMS condizionata dalle multinazionali del farmaco sancisce l’amplificazione della parcellizzazione della medicina allopatica

La contrapposizione creata dai mass media, negli anni del covid, tra provax e novax, ha messo in secondo piano la questione fondamentale. E cioè che l’organizzazione mondiale della Sanità si sia prestata a far credere al mondo che non ci fossero cure verificate e valide per curare il covid e che invece l’unica cura preventiva fosse quella di farmaci da iniettarsi nel corpo che hanno chiamato vaccino a Mrna . E con questa scelta l’OMS ha snaturato il ruolo terzo della sua funzione tra l’interesse dei produttori di farmaci e l’interesse dei cittadini.
Questa premessa contestuale è utile per comprendere come e perchè in questi ultimi decenni sia radicalmente cambiata la natura della medicina occidentale e in particolare in Italia in cui le grandi famiglie produttrici di farmaci, passate di mano da genitori fondatori appassionati a figli eredi meno interessati alla medicina ma più interessati al denaro, hanno scelto di cedere marchi, produzione, conoscenze ai colossi delle multinazionali farmaceutiche.
A questo proposito, ho un ricordo nitido di un intervento televisivo, negli anni del covid, di Alberto Contri. Lui dal ’73 e per vent’anni ha guidato la comunicazione della più grande multinazionale del settore farmaceutico la Medicus Intercon International. Contri ha raccontato di aver conosciuto personalmente i padri fondatori della farmaceutica italiana che – diceva- erano senz’altri imprenditori con l’attenzione al profitto, ma che erano animati da una autentica passione per la ricerca e con una etica che poneva al primo posto la difesa della salute e solo al secondo, il profitto aziendale. E come il passaggio dalle imprese famigliari ( ultima la Zambelletti nel 1993) ai colossi delle multinazionali, aveva significato la perdita della gerarchia di questi valori. Tutta la ricerca via via ha perso finanziamenti e risorse per ogni indirizzo che non vedesse il profitto al primo posto e al centro della ricerca di nuovi farmaci. La potenza di queste multinazionali del farmaco non si è limitata a cambiare le gerarchie dei valori della ricerca, ma ha invaso anche il settore della formazione e informazione medica. Così le nuove generazioni dei medici di base sono formati sull’informazione medica prodotta dalle stesse multinazionali indirizzando la convegnistica e condizionando con una logica premiale oggettivamente curruttiva, con ricchi rimborsi, spese, viaggi e regali destinati alla categoria medica.
La cultura medica in generale di questi ultimi decenni si è quindi sempre di più trovata a essere condizionata dalle grandi potenze della nuova farmaceutica.
Questa realtà poteva essere compensata da un organismo sovranazionale come l’OMS che doveva rimanere estraneo alla logica del profitto al primo posto. Ma così è stato per poco tempo. Le multinazionali attraverso le fondazioni dei coniugi Gates + la Fondazione Gavi Alliance, sempre di Bill Gates sono entrate nell’OMS. E LE DUE FONDAZIONI SONO IL SECONDO E TERZO MAGGIOR FINANZIATORI DELL’OMS, solo dopo gli Stati Uniti. E Bill Gates con le sue Fondazioni essendo parallelamente entrato anche negli assetti societari delle multinazionali del farmaceutico in un evidente conflitto di interessi, hanno di fatto, indirizzato le politiche recenti dell’OMS e lo si è visto chiaramente proprio rispetto la cosiddetta pandemia. E’ stato con il covid che le multinazionali Moderna, Biontech e Pfizer a fronte dell’invocazione planetaria di un vaccino salvifico, hanno puntato sulla produzione nonostante che Robert Malone, il medico biochimico inventore della tecnologia nRNA aveva espresso allarme e dubbi sulla reale efficacia e su rischi di tale produzione.
Ora, io non ho conoscenza e titolo per entrare nel merito di questi farmaci preventivi denominati ” vaccini a Mrna” o “vaccini di nuova generazione” ma posso e in coscienza, come comunicatore, rilevare i fatti e confrontare le dichiarazioni dei ricercatori. E in primis, di fatto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità da subito e cioè nel 2021 ha fatto credere che non esistessero cure del covid e che l’unica cura erano i sieri delle multinazionali. Di conseguenza l’EMA in Europa e AIFA in Italia, hanno trasmesso questa linea a politica e media, demonizando antinfiammatori, antibiotici, idrossiclorochina e altro. Non paghi di questo, hanno fatto delegittimare oltre mille medici nella sola Italia che optavano e hanno praticato cure sperimentali con risultati positivi, guarendo decine di migliaia di persone. Ed è questo il vulnus grave di tutta questa vicenda, al di là delle valutazioni sui “vaccini”: l’aver cercato di criminalizzare un settore medico indipendente, per non distogliere l’attenzione alla campagna provax in atto. Quando la deontologia e l’etica medica avrebbe per lo meno dovuto riconoscere la coesistenza di entrambe le opzioni. Invece la manipolazione scientifico-politica-mediatica sostenuta da ingenti investimenti economici da parte del governo per l’informazione a senso unico ha dipinto i medici del territorio che curavano, definendoli apprendisti stregoni o peggio.
Per fortuna in questo Paese la Magistratura in gran parte è autonoma e stà facendo giustizia. Come nel recente caso del Prof. Milani assolto dal Tribunale di Bologna. Era stato radiato dall’albo perchè non vaccinato aveva continuato a curare i pazienti. e per questo nell’agosto del 2022 messo in stato d’accusa. Uno dei tanti medici radiati e poi assolti e reintegrati prima che il potere politico, passato il periodo critico, non dcidesse motu proprio di reintegrare tutti i medici non vaccinati.
Va sottolineato anche che, il passaggio della produzione farmaceutica alle multinazionali, e la conseguente mutazione dell’etica e dello spirito genuino del medico, ha accentuato il considerare la persona a pezzi dove per ogni organo ci si affida allo specialista che non si occupa degli altri organi. Peccato originale della medicina allopatica, ma ingigantito dalla cultura medica delle multinazionali.

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