Questo 26 settembre lo voglio ricordare per un aspetto della vita di Sanatano a Poona.
Ci sono cento motivi per ricordare Sanatano Mauro Rostagno in questo ennesimo 26 settembre dal suo assassinio.
Quello che vi propongo qui è uno dei meno importanti per la sua storia ma è qualcosa che mette in luce la sua essenza di essere umano, non attraverso quello che ha detto e fatto nella sua vita, ma per quello che era come persona.
Mauro prima di arrivare a Poona è stato un grande leader e come tale ha rivestito ruoli di potere nel movimento studentesco a Trento e poi in Lotta Continua, e infine anima di Macondo.
Come si sa questo ruolo,in ogni campo del sociale, politico, artistico, sportivo, culturale, suscita l’interesse dell’altro sesso. E Mauro non faceva certo eccezione.
Quando arriva a Poona con Chicca e Maddalena sì trova invece in una dimensione totalmente diversa.
Nell’ Ashram di Osho c è gente che viene da tutto il mondo e non si conosce il passato di quasi nessuno, fatto salvo di alcuni terapisti provemnienti dall’ Esalen in California o del movimento di crescita personale inglese. Mauro non è percepito quindi come un personaggio famoso se non per qualche italiano. Nell’ Ashram viene messo al cleaning.. Un lavoro umile e l’ essere vissuto anonimamente, come uno delle centinaia di sannyasin che vivevano nella Comune avrebbe potuto deprimere lui come qualunque uomo di potere.Si sarebbe potuto chiudere in se stesso. Ma non è andata così.
Nell’ Ashram la modalità di relazione tra le persone era principalmente energetica. Si percepiva dagli sguardi, dal modo di porsi, e tramite gli abbracci si “sentiva” l’energia. Ecco il punto, Mauro ormai divenuto Sanatano viene vissuto come esser umano aperto, leggero, gioioso, intenso. Incontra uomini e donne che sentono in lui una splendida energia e vengono affascinate da questo carisma del suo essere, che nulla ha a che vedere con il carisma del ruolo. E’ il fascino dell’ essere umano bellissimo che era dentro e fuori.
Posso immaginare come deve essersi sentito nel vedere che che veniva amato non perché era un leader, non per il suo ruolo, non per il fascino della sua oratoria,ma per la sua essenza che trasmetteva all’altro.
Ho sentito da Chicca e da Maddalena che anche il loro vissuto nell’ Ashram è stato bello e intenso. Ci sono delle loro fotografie nell’ Ashram insieme a Sanatano che riflettono questo vissuto gioioso.
Sanatano in quel tempo a Poona ha potuto specchiare il suo essere nel profondo, libero dalle inevitabili proiezioni che ricevono chi riveste ruoli importanti. Non ne ho mai parlato con lui, ma sono certo che sia stata una conferma importante per se stesso.
Certo che il suo viaggio e il suo incontro con Osho (all’ epoca Bhagwan) nulla aveva a che fare con tutto questo. Lui si era innamorato di Bhagwan già prima di partire. Ricordo quando lo incontrai a Milano, a una festa a casa dì Kabiro Vogel e mi chiede a bruciapelo “Ma Bhagwan è dio? E io con una risata…ma certo!” Lui era già pronto a prendere iil sannyas e a vivere con totalità questa nuova fase della sua vita, come aveva sempre fatto nelle sue vite precedenti e come avrebbe fatto in quella successiva capace di irradiare anche lì, la sua luce e la sua generosa passione per gli esseri umani.
Forse, preparandosi a partire per Poona, neanche aveva immaginato che avrebbe vissuto questa esperienza dì essere un anonimo per quasi tutti e venire riconosciuto come uno speciale , da tutti, non per le sue parole,non per le sue idee, non per le sue azioni, ma solo per quello che trasmetteva con la sua presenza.
E anch’io che avevo amato Mauro prima dì Poona come l’ ho continuato ad amare dopo, ho sentito la sua grandezza dì essere umano, e l’ ho amato ancora dì piu’ anche per il coraggio di come si era’ lanciato a capofitto in questa avventura arancione, a cui io invece mi ero avvicinato con dubbi e resistenze.
Pesciolini entrambi, lui dì marzo io di febbraio, e fratelli sempre, in ogni sua vita dal ’69 fino alla fine.E oltre.Credo.
Sanatano,un grande essere umano.