Danneggiati da vaccino

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Testimonianze di agenti di polizia e cittadini traditi dallo stato che gli aveva assicurato la mancanza di rischi e traditi dalla Chiesa per la fiducia data ai religiosi. La denuncia di Mario Giordano nella trasmissione tv Fuori dal Coro.

Mario Giordano, sia pure col suo giornalismo televisivo urlato, per me fastidioso, fa vere inchieste. Uno dei pochi rimasti, nel panorama mediatico, insieme a Ranucci di Reporter.
Nella sua trasmissione Fuori dal coro, ho visto due servizi veramente impressionanti per le testimonianze dirette delle vittime, corredate da inoppugnabili documenti.
Forti anche le analogie dei due poteri messi sotto accusa:Stato e Chiesa.
Il primo servizio dava volto e voce ad alcuni di quegli “invisibili ” negati dai media, vittime della vaccinazione Astrazeneca. Particolarmente toccanti quelle di due agenti di polizia che hanno avuto il coraggio di rompere la cortina di silenzio interno al Corpo, creata intorno ai poliziotti danneggiati da vaccino. “Noi servitori dello Stato, traditi dallo Stato “.
Entrambi compiti da trombosi, si sono visti riformare, perdendo il lavoro, senza alcun riconoscimento. Mi hanno colpito anche due morti, sempre per trombosi post vaccinale, raccontati da famigliari devastati dal dolore.
Il sentimento comune di tutti era rabbia e amarezza per avere avuto fiducia nella “sicurezze ” garantite dagli esperti ,dai politici, dai giornalisti sulla mancanza di rischi, poi il calvario per farsi riconoscere la correlazione tra l’insorgenza patologica o decesso, con il siero, condizione necessaria per avere un indennizzo, il riconoscimento economico minimo previsto dalla Legge quando la vaccinazione non è obbligatoria, ma solo raccomandata (anche sotto ricatto economico). Riconoscimento comunque negato, nella stragrande maggioranza dei casi, con la formula ” per insufficienti evidenze scientifiche ” .
Una testimonianza commovente, di un cittadino con importanti conseguenti cardiache ‘col cuore che mi funzionava a metà ” che si è sentito dire in ospedale : mi creda, non posso scrivere nel referto della correlazione, perché rischio il licenziamento.
Alcuni di voi ricorderanno, quante di queste ammissioni sussurrate, sono state riportate nelle testimonianze raccolte nel docufilm sugli invisibili, circolato lo scorso anno.
L ‘imperativo dominante era (ed è) questi vaccini sono sicuri, i casi di danneggiamenti rarissimi. E da questa direttiva non era concesso discostarsi. Perfino adesso Astrazeneca annunciando il ritiro del vaccino, ha continuato a mentire dicendo che il rapporto di trombosi post vaccinale era di uno o due su centomila. Ma peggio di Astrazeneca sono i media, che , salvo rare eccezioni, si sono affrettati di riportare la linea difensiva del colosso farmaceutico, senza riportare i dati statistici contrastanti ormai evidenti.
Questo lo Stato. Identico comportamento quello della Chiesa.
L ‘altro servizio di Fuori dal coro, partendo dalla notizia di un prete , Don Luigi Rugolo, condannato dal Tribunale di Enna, 4 anni e sei mesi per violenza sessuale nei confronti di ragazzi e ragazze, ha denunciato una realtà parallela sommersa e coperta dalla chiesa, quella delle violenze sessuali nei confronti delle suore, sempre da parte dei preti.
In studio, per la prima volta e a volto scoperto, due religiose italiane, vittime di abusi da parte di un teologo della Compagnia di Gesù molto seducente, anche artista di fama e con amicizie e protezioni vaticane. Il suo nome è Marko Ivan Rupnik. Espulso dai gesuiti nel 2023, ha continuato la sua attività nellla diocesi di Capodistria in Slovenia. Da oltre un decennio manipola le relgiose (21 religiose si sono palesate) paventando una sessualità spirituale di cui si dice portatore.
Come nel caso del prete pedofilo, vescovi e monsignori hanno tenuto occultato le denunce delle religiose, non cedendo o convincendole che di aver frainteso le avance manipolatorie dell’artista teologo.
A fronte di una condanna penale e di una espulsione da un ordine religioso, dalle testimonianze e dalle interviste ai vescovi e monsignori, appare chiaro come questi episodi siano solo la punta di un iceberg. Come nel caso dei danneggiati da vaccino.
Le analogie tra Stato e Chiesa, nel voler occultare, isolare le vittime rendendole invisibili, proteggere i responsabili, per fini “superiori “, ragion di Stato e ragion di chiesa, evidenziano una realtà drammatica di un modello culturale etico senza ritegno alcuno.
Mi torna in mente il fascicolo di Osho che pubblicai a fine ’79. Preti e politici, la mafia dell ‘anima.

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